| Dunque riprendiamo. L'altra sera Sky ha trasmesso il film, in prima visione TV credo, che ho registrato e mi sono potuto vedere con calma, andando avanti e indietro a piacere, fermo immagine ecc.
Dotato di grandi mezzi economici a fronte di una trama puerile al limite dell'insopportabile, con attori mai visti tranne Kiefer Sutherland, protagonista cattivo nei panni di un improbabile senatore romano.
Diciamo subito che i romani sono stereotipicamente cattivi e gli altri tutti bravi e buoni per un target evidentemente di adolescenti che nulla sanno e nulla interessa.
La storia comincia con l'annientamento di un villaggio in Britannia dove un bambino, testimone oculare del massacro, non dimenticherà mai sebbene reso subito schiavo e poi valente gladiatore dalle sue parti.
La fama lo precede e viene mandato a Pompei per combattere nell'arena dove consocerà una giovane patrizia, che Sutherland, già comandante romano nel massacro del villaggio celta, guarda caso, insidia e insegue per sposarla a tutti i costi.
Ovviamente la ricca ed il povero si innamorano, ma non c'è tempo, perchè la vendetta del gladiatore si consumerà durante l'eruzione del Vesuvio che inghiottirà ad uno ad uno tutti i protagonisti annientando ogni cosa. Difatti nessuno sopravvive.
Le scene copiate pari pari dal 'Gladiatore' non si contano. I dialoghi spesso fanno pietà e misericordia.
Se la trama fa pena, grandi mezzi sono stati impiegati per gli effetti speciali. Questi meritano una menzione particolare, perchè dovete immaginare le riprese aeree del 'Gladiatore' su Roma, ad esempio, moltiplicate per venti su Pompei e dintorni...Vesuvio in ebollizione compreso. L'eruzione piroclastica del vulcano poi, è realizzata in modo talmente spettacolare e veritiero da lasciare lo spettatore a bocca aperta. Sembra come se decine di droni avessero ripreso ogni istante di quella drammatica giornata fino alla cascata di lava che seppellirà tutto e tutti. Viene persino rappresentato, direi in modo fantastico, uno tsunami che inghiottirà le ville e città della costa. Dato che all'esplosione del Vesuvio è dedicato metà film, si intuisce di quali mezzi economici poteva disporre la produzione, come confermano anche le ricchissime scenografie impiegate anche per scene piuttosto banali.
Vada come vada, anche questo film da il suo forte contributo alla saga cinematografica su Roma, creando un forte precedente nella rappresentazione spettacolare ed al vero delle città romane e delle catastrofi naturali.
|