Caio Giulio Cesare Germanico

Un personaggio di assoluto rilievo durante il principato di Tiberio è sicuramente il figlio di Druso maggiore, generale di altissimo valore e amatissimo dal popolo. Nipote acquisito di Augusto e di Livia, avendo sposato la loro nipote Agrippina, era oggetto di invidia dello stesso Tiberio e di Livia. Germanico fu adottato da Augusto, diventando quindi a tutti gli effetti fratello adottivo di Tiberio e suo successore al trono imperiale.

Tacito nei suoi annali così lo descrive: "Quel giovane, infatti, era affabile di natura, ricco di singolare umanità, ben diverso nella parola e nell'aspetto da Tiberio, altezzoso e chiuso"

Condusse molte rappresaglie contro i germani oltre il reno, tanto che riuscì a tenere a bada Arminio e addirittura a recuperare le aquile perse nella battaglia di Teutoburgo. Per queste gesta ricevette un trionfo direttamente da Tiberio.

Un altro avvenimento degno di nota è quando sedò la rivolta delle legioni stanziate sul reno, che chiedevano l'abbassamento degli anni da militare nelle legioni ed un aumento della paga. Grazie al suo coraggio e alla grande stima della quale nutriva presso i legionari, e anche grazie all'intercessione della moglie Agrippina e del figlioletto Caligola, riuscì a ripacificare le legioni e portare subitaneamente in guerra contri i germani.

Purtroppo l'odio da parte della casa imperiale si fece sentire quando fu mandato come proconsole nella provincia dell'Asia. Lì continuò la sua carriera politica gestendo bene la situazione dell'Armenia nei confronti dei parti, insediando in quel regno un re favorevole ai romani. ma non ebbe tempo di far altro perchè morì il 10 ottobre del 19 ad Antiochia, probabilmente avvelenato dal suo luogotenente e consigliere Gneo Pisone, uomo di Tiberio, che si tolse la vita a sua volta, poco prima di essere processato per omicidio.

Questa è un'altra delle "strane" morti della casata di Augusto. Secodno alcuni maligni dietro queste morti sospette c'era Livia stessa.
Rimane comunque una figura di grande importanza che però è spesso sottovalutata dal momento che non gli è stato possibile legare il suo nome a quello del prinicpato in modo diretto.

non si deve sottovalutare il suo impegno, al nord riportò alla luce i resti dell'armata di Varo nelle selve di Teutoburgo, si dedicò all'assetto sul confine danubiano combattendo i popoli germanici che con Arminio erano sempre più minacciosi e pericolosi agli insediamenti romani in Germania.